Attorno al mondo della Mozzarella – e in particolare a quella di Latte di Bufala – girano tanti falsi miti. Prendiamo in considerazione i più comuni e sfatiamoli uno ad uno!
“La Mozzarella 100% Latte di Bufala non si può fare”
Il primo falso mito é anche il più odioso per chi produce la vera Mozzarella di Latte di Bufala. Come abbiamo ampiamente spiegato in un articolo dedicato, la Mozzarella 100% Latte di Bufala si può e si deve fare!
I sostenitori di questo falso mito sono convinti che la Mozzarella 100% Latte di Bufala non si possa fare perché “il latte di bufala sarebbe troppo grasso” o “il sapore sarebbe troppo intenso” o perfino “troppo amaro” o addirittura “la mozzarella sarebbe indigesta”.
Tutto ciò é assolutamente falso! La Mozzarella 100% Latte di Bufala si fa da secoli.
Se non ti fidi, basta leggere gli ingredienti in etichetta! (Approfondimento qui)
“La Mozzarella di Latte di Bufala è naturalmente senza lattosio”
Anche questo falso mito è abbastanza diffuso, ma che si basa su una mezza verità: la Mozzarella di Latte di Bufala contiene in effetti poco lattosio, ma non in misura talmente bassa da poter essere definita senza lattosio.
Per fortuna però esiste anche la Mozzarella Senza Lattosio di Latte di Bufala, ottenuta mediante l’utilizzo dell’enzima lattasi. Sul nostro e-commerce è acquistabile in due pezzature:
“La Mozzarella di Latte di Bufala é più calorica della Mozzarella di latte vaccino”
Chi, andando dal dietologo, non si é visto prescrivere una dieta che consentisse sì una porzione di Mozzarella, MA «che non sia di latte di bufala»?
Ciò che viene da pensare é quindi che la Mozzarella di Latte di Bufala sia più calorica della Mozzarella di latte vaccino! In realtà non é così: a livello calorico, i due prodotti sono veramente simili.
100 g di Mozzarella di Latte di Bufala contengono mediamente 270 Kcal, mentre 100 g di Mozzarella di latte vaccino (Fior di latte) contengono mediamente 253 Kcal. Una differenza davvero minima e trascurabile!
Ma allora perché i dietologi si ostinano a preferire il Fior di Latte alla Mozzarella di Latte di Bufala? Il motivo risiede nella più alta percentuale di grassi di quest’ultima (circa 21% contro il 15/16% del Fior di Latte).
“Per fare la Mozzarella è necessario l’acido citrico”
Una delle fasi più importanti del processo di lavorazione della Mozzarella di Latte di Bufala é senz’altro la cagliatura ovvero il processo che trasforma – mediante l’utilizzo del caglio – il latte di bufala in cagliata. Per fare arrivare la cagliata alla giusta acidità per essere lavorata ci sono due modi: o si aggiunge il sieroinnesto (siero derivante dalla cagliatura del giorno prima) o si aggiunge l’acido citrico.
Il metodo con acido citrico – conveniente perché riduce moltissimo i tempi – è decisamente più affine alle logiche industriali e appiattisce il sapore della mozzarella.
Il metodo con sieroinnesto invece dona gusto e consistenza alla mozzarella, grazie sia alla lentezza del processo (circa 4 ore) sia all’azione dei batteri lattici naturalmente presenti in esso.
Noi, come tantissimi caseifici della nostra zona, usiamo il metodo tradizionale con sieroinnesto. Quindi no, l’acido citrico non é necessario: usarlo o meno è una scelta!
A proposito di bufale, vogliamo sfatare una bufala – intesa come falsa credenza – che tormenta il nostro settore, secondo cui la mozzarella 100% latte di bufala non si possa fare e secondo cui si debba utilizzare necessariamente una percentuale di latte di mucca. La motivazione principale dei sostenitori di tale tesi è che “il latte di bufala sarebbe troppo grasso” o “il sapore sarebbe troppo intenso” o perfino “troppo amaro”.
È assolutamente falso!
La Mozzarella 100% Latte di Bufala si può fare e la si fa da secoli!
Il termine Mozzarella nasce per indicare la Mozzarella 100% Latte di Bufala
Il termine Mozza, Mozzata e infine Mozzarella è nato intorno all’anno 1000 per dare un nome a questo strano formaggio di forma sferica e colore perlaceo, venuto fuori dall’ingegno dei monaci benedettini del convento di San Mattia, nei pressi del villaggio di Battipaglia, costruito ai margini delle antiche paludi dove pascolavano le bufale allo stato brado.
Essendo esse di indole pacifica, si lasciavano avvicinare facilmente dai monaci, i quali presero a mungerne il latte e si accorsero, quindi, che questo, a differenza del latte di mucca, era molto più dolce, più bianco, più pannoso e consistente e iniziarono di trasformarlo nel formaggio che oggi conosciamo come Mozzarella di Latte di Bufala, prodotta fin dalle origini utilizzando esclusivamente il latte di bufala.
Un po’ di nomenclatura
La confusione e la diffusione di leggende metropolitane sono anche favorite dall’ambiguità del termine “mozzarella”. Infatti, come puntualmente riportato anche dal vocabolario Treccani, nel linguaggio comune con questo termine ci si può riferire a tre prodotti differenti:
Fior di latte (o semplicemente mozzarella o mozzarella di latte vaccino): è una mozzarella prodotta esclusivamente con latte di vacca.
Mozzarella mista (o mozzarella misto bufala o mozzarella con latte di bufala): è una mozzarella prodotta con una percentuale di latte di vacca e con una percentuale di latte di bufala.
Mozzarella 100% Latte di Bufala (o semplicemente mozzarella di latte di bufala): è una mozzarella prodotta esclusivamente con latte di bufala.
Facciamo notare che una mozzarella denominata “Mozzarella CON latte di bufala” è un prodotto totalmente diverso rispetto alla “Mozzarella DI latte di bufala”. La prima infatti è una mozzarella mista, la seconda una mozzarella 100% latte di bufala.
Ma allora come riconoscere una Mozzarella 100% Latte di Bufala?
La domanda dunque sorge spontanea: in questo caos di nomi, come distinguere una Mozzarella 100% Latte di Bufala da una mozzarella mista o da un fior di latte?
Il metodo più semplice per non sbagliarsi è leggere gli ingredienti in etichetta.
Infatti: Una mozzarella 100% latte di bufala riporterà in etichetta tre soli ingredienti: latte di bufala, caglio e sale. Una mozzarella “misto bufala” riporterà in etichetta i seguenti ingredienti: latte di vacca, latte di bufala, caglio, sale. Un fior di latte riporterà in etichetta i seguenti ingredienti: latte di vacca, caglio, sale.
Ci si può fidare delle etichette?
Assolutamente sì. Infatti, se in una mozzarella si riscontra anche solo una minima percentuale di ingredienti diversi da quelli indicati in etichetta, si incorre in gravi sanzioni di natura economica e penale. E, oltre alle procedure di autocontrollo imposte dall’HACCP, i controlli a campione da parte delle autorità sono frequenti e severi. Non avvengono infatti solo presso il luogo di produzione, ma possono avvenire anche presso qualsiasi rivenditore in qualsiasi parte d’Italia.
Quindi, anziché fidarsi dell’amico mastro casaro di turno, iniziamo a fidarci della serietà dei controlli e della legge italiana, che in ambito alimentare – secondo nostro parere – non è seconda a nessuna.
La Mozzarella Affumicata di Latte di Bufala è una delle varietà di mozzarella più particolari e che ben si presta ad essere utilizzata anche in ricette calde, oltre che da sola. Il processo di affumicatura infatti conferisce a questo prodotto un sapore rustico, selvatico, motivo per cui alcuni appassionati la preferiscono addirittura alla mozzarella bianca. Il suo sapore inoltre ben si sposa al succo acido del limone, con cui ti consigliamo assolutamente di provarla.
L’Antica Mozzata di Battipaglia® è il marchio con cui il nostro caseificio, il Caseificio La Fattoria, è sul mercato della Mozzarella di Latte di Bufala. Ad esso è associata una leggenda, la Leggenda dell’Antica Mozzata di Battipaglia, che unisce elementi mitologici a elementi tradizionali per rievocare e mantenere vive le origini antiche della tradizione casearia di Battipaglia.
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